Skip to main content

La Storia della Mole Antonelliana di Torino: dalla Fondazione all'Icona Culturale

Mole Antonelliana di Torino dal Monte dei Cappuccini nel 1880

La Mole Antonelliana, situata nel cuore di Torino, è più di un semplice edificio; è un simbolo di innovazione architettonica e di orgoglio nazionale. Progettata dall'architetto Alessandro Antonelli e inizialmente destinata a diventare una sinagoga, la sua costruzione ha segnato l'inizio di un viaggio straordinario che ha visto l'edificio trasformarsi in un punto di riferimento culturale per la città e per l'Italia intera.

La storia della mole antonelliana: progettazione e costruzione a 70 metri d'altezza

L'edificio fu ideato da Alessandro Antonelli, noto architetto dell'ottocento, appartenente alla fede ebraica, al quale fu commissionato di progettare un nuovo tempio per gli israeliti comprensivo di una scuola interna.
Antonelli quindi cercò di progettare un edificio strutturato da un'ampia parte inferiore per assolvere a questa duplice funzione di luogo sacro e d'istruzione e di ultimare il progetto con una cupola a base quadrata, in linea con lo stile architettonico di molte altre sinagoghe edificate in Europa.
La storia della mole antonelliana è particolare: la costruzione dell'edificio partì a seguito dell'autorizzazione del Regio Decreto del 17 marzo 1863 e si completò parzialmente nel giro di 6 anni, con un'altezza pari a circa 70 metri.
L'ambizioso progetto di Antonelli non fu particolarmente apprezzato dalla Comunità Ebraica di Torino a fronte dei numerosi costi aggiuntivi da sostenere per poter rinforzare e saldare un'edificio di una portata importante.
Pertanto i membri della Comunità Ebraica decisero di vendere la struttura al Comune di Torino e di costruire una nuova sinagoga nel quartiere di San Salvario.

La storia della mole antonelliana: evoluzione e crescita fino a 113 metri d'altezza.

La mole antonelliana, ufficialmente del Comune di Torino, continuò la sua prestigiosa crescita: nel 1873 Antonelli decise di aggiungere un altro piano, il cosiddetto "Tempietto", salendo quindi a 90 metri d'altezza.
A quasi cento metri d'altezza, l'architetto Antonelli decise di seguire il suo progetto iniziale ovvero di chiudere il prestigioso edificio con una terminazione appuntita in stile neogotico.
Prendendo spunto dalla Basilica di San Gaudenzio di Novara, l'altezza della mole antonelliana raggiunse i 113 metri nel 1887, grazie alla creazione di un colonnato a forma circolare denominato la "Lanterna".
La mole antonelliana, nel progetto originale di Antonelli, prevede la realizzazione di una guglia sopra l'ultima struttura della "Lanterna".

La storia della mole antonelliana: ultimazione dei lavori ed inaugurazione a 167,35 metri d'altezza.

La mole antonelliana continua la sua forsennata crescita verso il cielo. L'architetto Antonelli, poco prima di morire, decise di completare la guglia prima con una stella a cinque punte e poi con una statua raffigurante il "Genio Alato", considerato un simbolo dei Savoia.
I lavori furono seguiti poi dal figlio di Antonelli ed ultimati nel 1889.
La mole antonelliana fu inaugurata con una cerimonia solenne che coinvolse con orgoglio tutta la città di Torino in quanto divenne la costruzione in muratura più alta in Italia, in Europa e nel mondo fino al 1953, superata dal Campanile del Duomo di Ulma in Germania, alto 161,53 metri.

La storia della mole antonelliana: mantenimento e revisione ad oggi.

Nel novecento il monumento della mole antonelliana subì, a fronte di avverse condizioni metereologiche, diverse revisioni.
La prima revisione avvenne nel 1904 quando fu abbattuto il Genio Alato da un violento temporale e sostituito da una stella a cinque punte.
A seguire durante la seconda guerra mondiale, la mole antonelliana scampò miracolosamente ai bombardamenti che hanno coinvolto il centro di Torino.
La seconda revisione cominciò nel 1955 a causa anche stavolta di violente condizioni meteorologiche che provocarono il crollo di quasi 50 metri di guglia nel 1953.
La mole antonelliana, nuovamente sotto lavori, tornò allo splendore nel 1960 con una nuova guglia.
Nel 1964 fu installato il primo ascensore per raggiungere il "Tempietto" e godere di un panorama mozzafiato sulla città di Torino e sulle Alpi.

La mole antonelliana oggi ha un altezza pari a 167,5 metri ed è sede del Museo del Cinema di Torino.

Scritto da Aldo Lubrani il .